Aoshima, l’isola dei gatti

Aoshima, l'isola dei gatti, in Giappone

Scrivi un commento per primo / di Alessandra Sanna / aggiornato: 26 Dicembre 2022

Aoshima 青島, detta anche l’isola dei gatti (猫の島 Neko no shima), è una piccola isola della prefettura di Ehime, nella regione dello Shikoku.

Da non confondersi con l’omonima Aoshima nella Prefettura di Miyazaki, quella di Ehime è una delle mete sognate da tutti gli appassionati di gatti e di un certo tipo di turismo fotografico (street photography, travel photography, ritrattistica).

Può sembrare strano, ma in Giappone esistono diverse isole dei gatti (se ne contano circa una dozzina), tra cui Aoshima spicca per fama e densità di popolazione felina, così come esistono altrettanto popolari e kawaii isole dei conigli. La fama di queste isole è dovuta proprio al particolare tipo di turismo tematico nato dal diffondersi delle loro immagini scattate da fotografi professionisti, che hanno in breve tempo conquistato il web e varcato i confini nipponici.

Altre famose isole dei gatti in Giappone sono Enoshima nella prefettura di Kanagawa, Okishima nella prefettura di Shiga e Sanagishima nella prefettura di Kagawa.

Perché Isola dei gatti?

Gatti nell'isola di Aoshima, Giappone

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, sulla tranquilla isola di Aoshima fu insediata una colonia di gatti. Il motivo era semplice: la popolazione locale viveva per lo più di pesca, e come in ogni altra parte del mondo i pescherecci erano insidiati dai topi e minavano gli affari degli isolani. Per placarne l’invasione, un piccolo gruppo di gatti fu “adottato” dagli abitanti di Aoshima, che nel 1945 erano circa 900 persone.

Oggi i numeri di felini e umani sono radicalmente cambiati: con una proporzione di 6 a 1 a favore dei gatti, si può dire che siano questi ultimi i veri abitanti dell’isola di Aoshima, a buon diritto chiamata Isola dei gatti.

I pochi abitanti rimasti ad Aoshima, la maggioranza dei quali pensionati, si dividono tra chi allontana i felini e chi li nutre, in un equilibrio placido e distante dal resto del mondo. Il mondo, tuttavia, viene a trovare la piccola isola due volte al giorno, con un battello che trasporta i turisti dalla terraferma.

I gatti sopravvivono con il cibo che gli viene dato dagli abitanti (in genere avanzi dei pasti) e portato dai turisti, e continuano a moltiplicarsi. Per cercare di tenere sotto controllo le nascite, che stanno diventando un grosso problema per la piccola Aoshima, alcuni animali sono stati recentemente sterilizzati. La colonia felina è cresciuta a dismisura circa 10 anni fa, quando la popolazione umana dell’isola ha subito invece un grosso calo.

Attualmente i gatti sono la principale attrazione del luogo, che attira il turismo mordi-e-fuggi degli appassionati. Gli abitanti non sembrano particolarmente felici di questo fenomeno, non sono attrezzati a ricevere molti visitatori e probabilmente preferirebbero essere lasciati in pace come erano abituati a vivere fino a non molto tempo fa.

La raccomandazione, se si vuole visitare un posto così raccolto e non votato all’accoglienza turistica, è di comportarsi come ospiti educati che non vogliono disturbare: salutare discretamente, chinarsi gentilmente, cercare di recare il minore disturbo possibile e non invadere la privacy degli abitanti del luogo per cercare lo scatto rubato del secolo.

Ovunque si vada si è ospiti a casa d’altri, e in piccoli angoli di mondo come questi ancora di più ci si deve sforzare di non imporre la propria presenza ma ringraziare per l’accoglienza, cercando di lasciare una buona impressione.

Come raggiungere Aoshima

Aoshima in Giappone, come raggiungerla

Aoshima non è una meta per tutti, specialmente se si ha poco tempo per viaggiare e lo Shikoku non è tra le mete prescelte per il proprio tour. Si tratta comunque di una destinazione interessante e consigliata, soprattutto a chi vuole allontanarsi dai percorsi turistici più battuti e scoprire una delle regioni giapponesi meno visitate dai turisti stranieri e forse per questo più autentica.

La città di Matsuyama, tappa obbligatoria per raggiungere Aoshima, è inoltre una meta di sicuro interesse in sé, grazie alle famose Dogo Onsen e al castello Matsuyama-jo.

  • In aereo da Tokyo. È il mezzo preferibile considerata la lontananza. Un volo a/r da Tokyo Haneda a Matsuyama dura circa 1 ora e 30 e il prezzo va dai € 155. Dall’aeroporto, poi si prende il bus per la stazione di Matsuyama e da qui la JR Yosan Line che in 60 – 75 minuti ti porta a Iyo-Nagahama, a due passi dal porto per prendere il battello.
  • In treno da Kyoto. Il tempo di percorrenza è di circa 5 ore e mezza e le tratte sono incluse nel Japan Rail Pass:
    – Kyoto Station – Okayama (Shinkansen Hikari, 64 minuti circa)
    – Okayama – Matsuyama (Ltd Express Shiokaze, circa 2 ore e 40 min)
    – Matsuyama – Iyo-Nagahama (JR Yosan Line, 60 – 75 minuti). Il porto Nagahamako è a 2 minuti a piedi.
  • In treno da Tokyo. Anche se le tratte sono gratis con il Jrpass, il tempo di percorrenza è di circa 9 ore e 2 cambi:
    – Tokyo Station – Okayama (Shinkansen Hikari, circa 4 ore)
    – Okayama – Matsuyama (Ltd Express Shiokaze, circa 2 ore e 40 min)
    – Matsuyama – Iyo-Nagahama (JR Yosan Line, 60 – 75 minuti). Il porto Nagahamako è a 2 minuti a piedi.

L’isola di Aoshima si trova a 35 minuti di viaggio in battello dal porto di Nagahamako (長浜港). I battelli partono ogni giorno da Nagahamako alle 8:00 e alle 14:30, mentre da Aoshima alle 8:45 e alle 16:15.

Il biglietto di sola andata tra i due porti costa ¥680 e non è coperto da Japan Rail Pass (la compagnia di trasporto è Aoshima Kaiun Co., non JR). Per gli orari aggiornati fare riferimento a questo sito (in giapponese e inglese, la mappa interattiva è facilmente consultabile ingrandendo la zona di Ehime Prefecture).

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