Con Rossella nella metropoli giapponese.
Amo profondamente Tokyo, città per certi versi contraddittoria ma piena di fascino e soprattutto improntata da una cultura e da uno stile di vita completamente diverso dal nostro.
Nel mio ultimo viaggio verso il Giappone sono partita dall’Italia il 22 dicembre 2002 alle 14.25 con volo diretto da Milano e sono giunta a Tokyo Narita alle 10.35 del 23 dicembre, unico giorno dell’anno in cui è possibile visitare il Palazzo Imperiale, aperto al pubblico in occasione del compleanno dell’Imperatore. Scordate di usare mezzi privati: a Tokyo si circola “tassativamente” con mezzi pubblici, che a mio parere servono perfettamente la città ed i dintorni; con il “limousine bus” che fa servizio dall’aeroporto al centro di Tokyo, servendo vari alberghi ed avendo come capolinea l’Hilton Hotel, il viaggio dura circa due ore.
Il Japanese National Tourist Office gestisce tre principali centri di informazione turistica (Tourist Information Centre – TIC) che forniscono informazioni per gli spostamenti, le sistemazioni alberghiere e utili pieghevoli informativi. Si trova presso l’Aeroporto Internazionale di Tokyo: Airport No. 2 Terminal Building, Narita Airport Chiba Prefecture.
Tokyo è città ricca di contrasti strabilianti: se vari templi sono ormai circondati da grattacieli e per le strade si respira la frenesia dei giapponesi, all’interno dei parchi si percepisce invece il mondo antico, fatto di samurai e geisha e pervaso da un assoluto silenzio.
Una grande esperienza che consiglio di non perdere è quella di assistere al teatro tradizionale giapponese del grande maestro Nishikawa, spettacolo cui la maggior parte del pubblico partecipa in abiti tradizionali.
Lo spettacolo si svolge il giorno di Natale; i giapponesi festeggiano questa ricorrenza solo e semplicemente per un fatto consumistico, in quanto le loro religioni non condividono assolutamente le nostre usanze, anche se a Tokyo è presente una Chiesa Cattolica.
Un’altra esperienza a cui consiglio di partecipare è quella del “cruising around Tokyo”: tramite battelli dalle caratteristiche panoramiche si visitano tutti i ponti di Tokyo, ricevendo un’impressione della città da un’angolazione del tutto particolare; io ho fatto la tratta da Asakusa ad Hinode Pier, passando anche al di sotto del famoso Rainbow Bridge.
Scesa dal battello ho proseguito a piedi per la Tokyo Tower; a parte la coda davvero interminabile ne è valsa la pena poiché il panorama che si ha è di quelli unici ed indimenticabili!
Ricordate che il modo migliore per vivere Tokyo è quello di avvalersi dell’efficientissima metropolitana, che dispone di ben diciassette linee con le quali è possibile raggiungere ogni angolo della città. E’ possibile effettuare delle gite organizzate attraverso la città, o comunque, se non amate questo genere di visite, seguitene l’itinerario che generalmente è ben fatto e serve a dare una panoramica esauriente della metropoli.
I tour più interessanti toccano i punti nevralgici della città: Tokyo Tower, Imperial Palace Plaza, Akihabara, Ueno, Asakusa, Kannon Temple, Nakamise shopping street, Ginza shopping district, Tasaki Pearl Gallery, Meiji Shinto Shrine, Tokyo Station, Shinjuku (con i suoi immensi grattacieli compreso il palazzo del governo).
Mangiare a Tokyo è generalmente delizioso e di grande varietà; ad ogni angolo si trovano ristoranti, piccoli cafè dove è possibile ordinare anche piatti occidentali ed un’infinità di piccole e grandi catene di fast food dove però è possibile mangiare anche piatti tipici giapponesi. Per curiosità vi ricordo che i classici hamburger a Tokyo hanno comunque un gusto diverso così come le più conosciute bibite che si possono trovare anche in Italia.
Se farete amicizia con dei Giapponesi sappiate che per loro è sempre d’obbligo fotografare anche quando si è solo tra amici; i giovani a Tokyo bevono molto alcool e spesso si ubriacano; in Giappone se si sta male dopo una sbornia è grande segno di amicizia (ci si sacrifica a bere alcool pur stando male solo per il piacere di stare in compagnia…).
Nei locali il karaoke è molto in uso e le canzoni italiane sono molto gradite anche se… si sono fermati a “mamma son tanto felice” ed a “o sole mio”; è quasi commovente osservare come per loro tutto ciò che è italiano sia considerato bello.
Avrei ancora tante cosa da dire su Tokyo e sui Giapponesi… tra queste che presto tornerò in Giappone per vedere altre cose che non ho ancora visto e per visitare un po’ di province (ho già visitato Yokohama, e solo per quell’esperienza ci vorrebbe un capitolo intero…).
Una cosa importante… non soffiatevi il naso in pubblico!!!! Non è buona educazione! 🙂 Di seguito vi fornisco un po’ di indirizzi di musei con un mio breve commento:
Tokyo National Museum
Tokyo 13-9, Ueno Koen, Taito-ku 110-0007
È il più grande museo del Giappone: qui si possono ammirare oggetti giapponesi, cinesi e indiani, molti definiti “tesori nazionali” o di “importante patrimonio culturale”.
Tokyo Metropolitan Art Museum
Opere giapponesi d’arte e di artigianato degli ultimi 50 anni, ma vi sono anche alcune opere occidentali.
Sumo Museum
Documentazioni riguardanti la storia del sumo dal 18° secolo.
Japan Science Foundation
Tokyo 2-1, Kitanomaru Koen, Chiyoda-ku 102-0091
Macchinari di ultima invenzione.
Hatakeyama Museum
Tokyo Shiroganedai
Pitture giapponesi e cinesi, ceramiche, oggetti per la calligrafia e la cerimonia del tè.
Japanese Sword Museum
Tokyo 25-10, Yoyogi 4-chome, Shibuya-ku 151-0053
Esposizione di spade antiche e moderne.
Kyoto Costume Museum
Kyoto Nishi-honganji Temple
Esposizione in ordine cronologico degli abiti d’epoca.