Amrita

Scrivi un commento per primo / di Alessandra Sanna / aggiornato: 10 Marzo 2022

di Banana Yoshimoto

Amrita, Banana Yoshimoto

Il mio nick, Sakumi, è tratto da questo stupendo romanzo, uno dei miei preferiti dell’autrice.
Vi trascrivo uno dei passi del libro che durante la lettura ho sottolineato… ovviamente ognuno è libero di dargli la propria interpretazione… È questo il bello di leggere qualcosa di Banana: ognuno può trovare nelle sue parole una fetta della propria anima.

“Sai che ti dico? Tornare a casa di notte pensando Non si può continuare così, dobbiamo fare qualcosa, è una bellissima sensazione. Eccitante. disse Makiko. Fa sentire vivi.
Masochista! risi.
Poi, in quello stato di pancia piena e testa annebbiata alzai lo sguardo per accertare la bellezza della luna. La calma della strada di notte. L’odore del vento.

E pensai:
La fame di notte è uno spirito maligno. Che agisce indipendentemente dalla personalità di ognuno.
Anche l’alcol, la violenza, le droghe lo sono. Anche l’amore. Forse, perfino la dieta.
Tutte le forme di dipendenza sono uguali.

Vivono, né in bene né in male. Poi alla fine ci si stanca. Ci si stanca, o si arriva a un punto di non ritorno. Una delle due.
Pur sapendo che un giorno ci verranno a noia, le vediamo tornare come onde. Cambiando forma, lavano la spiaggia, si espandono, si ritirano, tranquille, impetuose.
Si ripetono, poi scompaiono.
Paesaggi lontani. L’eterna spiaggia della vita che porta tensione e calma.
Che cosa sono? Che cosa guardiamo, attraverso di esse?”
(pagg. 82-83)

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Prezzo di copertina: € 9,50 | Anno di pubblicazione: 2008

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