Sedersi in un bar e respirare l’atmosfera che ci circonda è sempre uno dei modi migliori per entrare in sintonia con il luogo che stiamo visitando. Se nella vecchia Europa spesso equivale a scegliere il bar più caratteristico nella piazza principale della città, in Giappone le cose vanno diversamente: un Paese eclettico e in continuo movimento come questo, in bilico fra passato e futuro, sfugge alle etichette e così ti può capitare di apprezzare la loro mentalità tanto in un locale al limite dell’incredibile nel cuore di Tokyo, quanto in una bucolica stazione termale, immerso nei fumi di un rilassante Onsen.
Cosa sono i Neko Café
A metà strada fra queste due esperienze, possiamo sperimentare i Neko Cafè, locali nati a Taiwan sul finire degli anni Novanta, che il Giappone ha subito fatto propri e, in breve tempo (il primo, Neko no Jikan, ha aperto a Osaka nel 2004), sono diventati un emblema della cultura giapponese moderna, adorati dai nipponici e invidiati in tutto il mondo.
I motivi di tanto successo non faremo certo fatica a comprenderli, una volta varcata la soglia: lo stress e la frenesia, i problemi e i grattacapi rimangono fuori per lasciar spazio alla meritata tranquillità che ci spetta, dopo una lunga giornata.
Il mood dei Neko Cafè è intimo e familiare all’ennesima potenza: un vero Neko Cafè non lo troveremo certo fra i bar a livello strada, con grandi vetrate sulla città che corre e gli autobus che sfrecciano, ma in un appartamento dei piani alti dei palazzoni residenziali. In città, ma fuori dal caos e dalla confusione, ecco che prende forma questa piccola oasi di pace, ospitata in open space e arredata come la più confortevole living room che i cataloghi di arredamento sanno proporci.
Librerie e chaise lounge, lampade da lettura e plaid ci riempiono gli occhi, non appena superiamo la porta d’ingresso, dove, proprio come a casa, lasciamo le scarpe: non solo simbolicamente, ma anche fisicamente il mondo è ora fuori mentre noi siamo dentro, in questa casa che sembra uscita da una pubblicità e che invece è realtà.
Se pensiamo che questo sia il non plus ultra, evidentemente non abbiamo ancora provato la ciliegina sulla torta: le fusa di un gatto che ci da il benvenuto nell’ingresso.
La vera specialità dei Neko Cafè, infatti, sono i gatti (letteralmente neko vuol dire gatto), animali quasi venerati dai giapponesi (sono considerati un portafortuna a 360 gradi, dai soldi alla salute), con cui gli avventori possono giocare o semplicemente coccolare per rendere ancora più rilassante la loro pausa nel locale.
Proviamo a sederci su una poltrona, ad allungare i piedi e accogliere fra le nostre gambe un micio: il senso di pace interiore che solo il tepore del gatto sa trasmettere dona al Neko Cafè quel qualcosa in più che difficilmente troveremo in nessun altro locale. Non è un caso, quindi, che qui i giapponesi vengano alla fine della giornata lavorativa.
Spesso, infatti i ritmi di vita, gli angusti appartamenti e le rigide regole condominiali scoraggiano i giapponesi a prendere un gatto domestico, ma come sappiamo bene, resistere al loro fascino è impossibile. E così i nipponici suppliscono alle carenze feline in casa frequentando i Neko Cafè che, votati al relax della clientela, lasciano ampia libertà di azione, salvo il rispetto di alcune norme che seguono il buon senso (non molestare i gatti, non forzarli, non fotografarli con il flash, lavarsi le mani appena entrati nel locale).
Dove trovare i Neko Café
L’atmosfera è la cosa più preziosa che caratterizza un Neko Cafè, non stupiamoci quindi se si paga in base al tempo in cui si permane (circa 900/1600 yen per 1 ora di permanenza); tuttavia, possiamo fruire del servizio bar, anche se non aspettiamoci un menù ricco e variegato: chi frequenta un Neko Cafè ha ben altre priorità e si accontenta per le consumazioni.
In tutto il Giappone possiamo trovare dei Neko Cafè, differenti per stile e location; se passiamo da Tokyo, non possiamo perderci i 16 gatti che ospita l’HapiNeko di Shibuya. Per arrivarci è facile, dall’uscita Hachiko della stazione di Shibuya, camminate per 4 minuti. Precisamente, dal Palazzo 109, contate 4 negozi e il quinto è l’edificio Kuratosu, salite al terzo piano e trovate il Neko Café. Questo è il sito, dove trovate il menu e i vari prezzi di ingresso e per le consumazioni.
Mentre a Kyoto potete provare il Nekokaigi, si trova a pochi passi dalla stazione Shiyakushomae.
Se preferite, potete osare con locali meno conosciuti, forse il personale non parlerà inglese, ma ci riserverà un’accoglienza incantevole, la proverbiale cordialità dei giapponesi supera tutte le barriere linguistiche. Guarda qui la mappa di tutti i Neko Café in Giappone.
Ormai i Neko Cafè sono una realtà anche oltre i confini giapponesi, di recente sbarcati anche in Italia: il mio consiglio, tuttavia, è di non perdersi questa bellissima e incantevole esperienza di un autentico Neko Cafè.
Vorrei suggerire di non limitare il Giappone ai soliti intinerari turistici dell’Honshu perché vi sono bellezze e sorprese anche in altre località sia in Hokkaido che nel Kiushu e sia nelle isole minori dell’arcipelago del Sol levante. Alcuni esempi: per Hokkaido, una visita dovuta è Hakodate, la città dei due golfi visibili dalla cima della collina che si raggiunge con I tipici tram stile San Francisco. Per il Kiushu, Kobe, Kagoshima, l’arcipelago delle mille perle, I musei degli oggetti appertenuti ai cristani nascosti, le rovine del castello di Shimabara. Circa le isole minori, molte intetessante è visitare Sado, provincia di Niigata, dove ad agosto si tiene il maggiore concerto di percussioni nelll’area di Ogi organizzato dai membri del.gruppo musicale Kodo.
Ciao Roberto,
il sito tratta come prima cosa le città più famose e piano piano aggiungo posti meno turistici (. Il lavoro è tanto e il sito è in continuo aggiornamento!
Grazie per i preziosi consigli e continua a seguirmi 🙂