Luisa in Giappone

I consigli di Luisa sul Giappone

Luisa, blogger di Diario di una viaggiatrice lowcost, turista fai da te con una passione smisurata per la terra del Sol Levante.
Il suo blog è ricco di spunti, informazioni e suggerimenti per chi ama viaggiare senza spendere una fortuna.
Oggi ci parla della sua esperienza di viaggio in Giappone.

1) Il tuo blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la tua ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?
Quando scrivo i post per il blog mi baso sempre su esperienze personali e cerco di raccontare i viaggi sempre dal mio punto di vista, senza filtri. Credo che le persone in un blog cerchino sempre la verità e, nel mio piccolo, provo a raccontare quello che ho fatto e ho visto senza ricorrere a sterili copia/incolla che non aggiungono nulla alla narrazione. Tutte le foto del blog sono state fatte da me (o dal mio ragazzo) quindi sono una reale testimonianza di viaggio.

2) Quando ti trovi a partire per un viaggio a lungo raggio come ti comporti? Organizzi ogni cosa o parti gestendo tutto una volta in loco?
Dipende. Solitamente sono una persona che viaggia con poche cose in valigia perché non amo il superfluo quindi porto con me sempre e solo l’essenziale (riesco a utilizzare il bagaglio a mano o lo zaino anche per 15 giorni). Stessa cosa si può dire dell’organizzazione dell’itinerario. Di solito mi faccio un’idea di cosa vale la pena vedere, se ci sono documenti da portare o pass da acquistare in Italia (come il Japan Rail Pass ad esempio), poi però quando sono sul posto mi devo sentir libera di cambiare la meta senza alcuna preoccupazione. Mi è capitato, nella metropolitana di Tokyo di vedere un manifesto su Takayama (gita non programmata) e il giorno dopo siamo andati all’avventura. Credo sia questa la magia del viaggio: la scoperta!

3) Il Giappone a detta di molti è una terra meravigliosa, c’è qualcosa di questo luogo che ti ha affascinato in modo particolare?
Il senso del rispetto che hanno i giapponesi per tutto e per tutti. L’ordine nel caos metropolitano. La pace che riesci a trovare nei luoghi di montagna o nei posti sacri.

Luisa a Tokyo

4) In Giappone il galateo impone atteggiamenti molto diversi dai nostri. Ad esempio quello che in occidente è ormai una consuetudine, come soffiarsi il naso in pubblico, mangiare e bere camminando per strada o mettere in mostra i propri tatuaggi, nella terra del Sol Levante può essere interpretato come un segno di maleducazione. Tu come hai gestito questi divieti? È stato difficile abituarti a non tenere certi comportamenti?
Il Giappone, per quanto possa sembrare un Paese fatto di regole e rigore in realtà, con gli stranieri è molto tollerante. Certo il rispetto prima di tutto pertanto quando c’era da adattarsi l’ho fatto senza alcun problema e difficoltà.

5) La cucina giapponese è famosa per il sushi e il sashimi, oltre a queste due pietanze cosa ci consigli di assaggiare?
Durante i miei viaggi in Giappone forse il sushi e il sashimi sono stati i piatti che ho mangiato meno proprio perché ci sono tante altre prelibatezze da provare. Innanzitutto il ramen e gli udon, soba, in tutte le salse, poi le polpettine di polpo (Takoyaki), i mochi e tutto ciò che ha come ingrediente principale il thè verde (matcha soprattutto).

6) Per quanto riguarda i mezzi di trasporto? Cosa ci suggerisci di usare per spostarci all’interno di una città? E per andare da una città all’altra?
A Tokyo sicuramente la metropolitana è il miglior mezzo di trasporto per muoversi da una parte all’altra in poco tempo. A Kyoto ho preferito gli autobus e a Hiroshima il tram. Solitamente a me piace passeggiare quindi, per chi ha un po’ di tempo a disposizione consiglio di girare quanto più possibile a piedi. Per spostarsi invece da una città all’altra consiglio assolutamente di provare l’efficacia e l’efficienza degli Shinkansen.

7) Raccontaci qualcosa sulle architetture giapponesi, sono molto diverse da quelle occidentali?
Il Giappone ha una doppia faccia: da un lato le architetture del passato, quelle fatte di legno all’esterno e all’interno che da bambina sognavo guardando i manga alla tv; dall’altro i grattacieli ultramoderni e tecnologici. Questi ultimi non sono differenti da quelli visti in America mentre, le vecchie case in legno, con il tatami e con talmente pochi mobili che sembra di trovarsi in luoghi non abitati, ti fanno capire l’importanza dell’essenzialità.

Grazie

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