La passione per il viaggio, il desiderio di entrare in contatto con culture e tradizioni diverse è ciò che spinge Rudy a partire e a raccontare le sue esperienze non solo sul suo blog, ma anche sul canale YouTube di Sono In Viaggio. Oggi ci parla del suo viaggio in Giappone.
1) Il tuo blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la tua ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?
Non c’è una vera ricetta, ho pensato al blog non solo come un modo per raccontare i miei viaggi, ma soprattutto come un strumento per aiutare chi vuole organizzarsi un viaggio da solo. Anch’io per preparare i miei viaggi perdo molto tempo a informarmi su guide, siti, blog, Youtube, così ho deciso di condividere sul blog le informazioni che ho trovato utili e le fonti attendibili in modo da far risparmiare a chi legge un po’ di tempo nella ricerca. Inoltre avendo un canale Youtube cerco sempre di abbinare all’articolo un video che possa dare un’idea dei luoghi di cui scrivo.
2) Quando ti trovi a partire per un viaggio a lungo raggio come ti comporti? Organizzi ogni cosa o parti gestendo tutto una volta in loco?
Dipende dai luoghi che sto per visitare, ma tendo a organizzare quasi tutto prima di partire in modo da riuscire a vedere tutto quello che mi sono prefissato di visitare. Per i viaggi in Giappone avendo a disposizione solo quindici giorni ho deciso l’itinerario e prenotato tutti gli hotel prima di partire, una volta arrivato decidevo giorno per giorno cosa visitare.
3) Il Giappone a detta di molti è una terra meravigliosa, c’è qualcosa di questo luogo che ti ha affascinato in modo particolare?
Ci sono molte cose che mi hanno colpito del Giappone: prima di tutto il senso civico, la cosa pubblica è sempre rispettata, vi sfido a trovare un muro imbrattato o una carta per terra; poi l’educazione e la disponibilità dei giapponesi che in più occasioni ci hanno offerto aiuto quando ci vedevano in difficoltà e senza che l’avessimo chiesto.
Ma quello che mi ha affascinato di più del Giappone sono i templi, i castelli e i villaggi tradizionali come Shirakawa-Go o Tsumago; luoghi in cui si respira l’atmosfera del Giappone antico ed è visitando i luoghi più tradizionali che ho scoperto che il Giappone è una terra di silenzi. Il silenzio che c’è nei templi, nei monasteri e nei paesi di sera che viene interrotto solo dai suoni della natura è qualcosa di “magico” che trasmette pace.
4) In Giappone il galateo impone atteggiamenti molto diversi dai nostri. Ad esempio quello che in occidente è ormai una consuetudine, come soffiarsi il naso in pubblico, mangiare e bere camminando per strada o mettere in mostra i propri tatuaggi, nella terra del Sol Levante può essere interpretato come un segno di maleducazione. Tu come hai gestito questi divieti? È stato difficile abituarti a non tenere certi comportamenti?
Quando mi approccio a una cultura diversa dalla mia cerco sempre di informarmi sulle usanze del paese che mi ospita e quando sono lì guardo come si comportano gli abitanti e cerco di adeguarmi per rispettare il più possibile le loro usanze e divieti. In Giappone non ho avuto grossi problemi ad abituarmi perché mi ero informato sulla maggior parte degli atteggiamenti che loro considerano maleducati, anche se non facile ricordarseli tutti, infatti in un paio di occasioni a Tokyo ho mangiato una cosa al volo in metrò e non si dovrebbe fare!
5) Molti miei lettori hanno paura di non riuscire a farsi capire perché l’opinione diffusa è che l’inglese non sia parlato quasi nulla in Giappone. Durante il tuo viaggio come hai comunicato con i giapponesi?
E’ vero, troverete poche persone che parlano l’inglese tranne che negli aeroporti e negli hotel o negli uffici delle stazioni dei treni più grandi. Ma questo non deve essere visto come un limite o un problema, perchè i giapponesi sono sempre gentili e disponibili per cui con pazienza si fanno capire lo stesso. Poi nei ristoranti ci sono sempre i menu con le foto, per strada e nelle stazioni tutte le scritte sono anche inglese…e inoltre anche noi italiani siamo famosi per non sapere l’inglese ma questo non ci ha mai fermato dal viaggiare o dal comunicare con i turisti che vengono a visitare il nostro bel paese! In Giappone è la stessa cosa…
6) La cucina giapponese è famosa per il sushi e il sashimi, oltre a queste due pietanze cosa ci consigli di assaggiare?
Ramen! Non c’è stato giorno in cui non abbia mangiato almeno una volta al giorno una bella porzione di ramen, oltre ad essere un piatto economico è buonissimo e poi ogni regione ha la sua ricetta per cui se ne trovano di tanti tipi!
7) Per quanto riguarda i mezzi di trasporto? Cosa ci suggerisci di usare per spostarci all’interno di una città? E per andare da una città all’altra?
Per spostarsi in città utilizzate i mezzi pubblici come la metro, il treno o il bus, se siete a Kyoto, che come tutti sanno sono sempre efficienti e puntuali, e per risparmiare consiglio di informarsi sulle forme di abbonamento. Per gli spostamenti tra le città usate il treno ma prima di partire acquistate assolutamente il Japan Rail Pass perché vi permetterà di risparmiare molto in quanto gli spostamenti in treno possono essere costosi e invece così potrete prendere tutti i treni della JR senza pagare più niente.
8) Raccontaci qualcosa sulle architetture giapponesi, sono molto diverse da quelle occidentali?
L’architettura tradizionale giapponese è completamente diversa dalla nostra e per questo molto affascinate, i castelli, i templi e le case antiche sono costruite in legno e gli interni non sono sfarzosi come quelli occidentali, hanno stanze essenziali dai pavimenti in tatami e divise da porte scorrevoli, pochi oggetti e ornamenti, tutto molto “Zen”.
Grazie