Elisa è una ragazza con tante passioni, come la musica, il cinema e ovviamente i viaggi.
Puoi conoscere tutte le sue avventure visitando il suo blog Semplicemente io, ma
nel frattempo leggi la sua intervista che ti farà venire voglia di volare verso il Giappone.
1) Il tuo blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la tua ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?
Il mio blog è nato in un momento in cui ero alla ricerca di un lavoro, fresca di laurea. Ho iniziato per gioco e poi mi ci sono appassionata. Sinceramente prima lo seguivo molto di più, mentre adesso sono troppo presa dagli impegni della vita quotidiana. Comunque, continuo a tenerlo aperto perché mi piace l’idea che qualcuno possa trarre degli spunti o delle informazioni da ciò che ho scritto. La mia ricetta? Beh, sicuramente parlare un linguaggio semplice come sono io e poi affrontare temi che toccano il cuore, l’anima: nel mio blog, infatti, trovate tantissimi articoli dedicati alle vacanze e ai viaggi, ma anche tanti su fatti di cronaca, musica, sulle donne nelle varie culture. Tutti argomenti che mi toccano nel profondo.
2) Quando ti trovi a partire per un viaggio a lungo raggio come ti comporti? Organizzi ogni cosa o parti gestendo tutto una volta in loco?
Finora ho affrontato due viaggi a lungo raggio, uno a New York insieme a mia sorella, l’altro in Giappone con il mio attuale compagno. Per come sono fatta, i miei viaggi sono sempre organizzati nei minimi particolari: quando scelgo una meta, la studio in ogni suo aspetto. Cerco le attrazioni più importanti, le attività da fare, i cibi da assaggiare e studio ogni aspetto per gli spostamenti. Un acquisto che faccio prima di partire? La Lonely Planet!

3) Il Giappone a detta di molti è una terra meravigliosa, c’è qualcosa di questo luogo che ti ha affascinato in modo particolare?
Sinceramente non avevo tante aspettative da questo paese così lontano, ma sin dal primo momento che ho messo piede in quella terra me ne sono innamorata. Sono diverse le cose che mi hanno affascinato: ricordo l’eleganza e la gentilezza dei giapponesi, così disponibili nell’aiutarti a capire le indicazioni incomprensibili per noi occidentali; la natura e il silenzio di posti come la foresta di bamboo di Arashiyama, i parchi di Tokyo, la ryokan di Kyoto o il bagno nell’onsen. E poi il chiasso nelle sale del pachinko, una sorta di sala slot alla giapponese, il cenare gomito a gomito con altre persone sconosciute, l’esuberanza di alcune giovani ragazze giapponesi e la passione sfrenata per i videogames a cui sono dedicati interi grattacieli.
4) In Giappone il galateo impone atteggiamenti molto diversi dai nostri. Ad esempio quello che in occidente è ormai una consuetudine, come soffiarsi il naso in pubblico, mangiare e bere camminando per strada o mettere in mostra i propri tatuaggi, nella terra del Sol Levante può essere interpretato come un segno di maleducazione. Tu come hai gestito questi divieti? È stato difficile abituarti a non tenere certi comportamenti?
Ero a conoscenza di queste abitudini differenti dalle nostre e, come è giusto che sia, mi ci sono adattata. Ricordo che mentre camminavamo per le strade di Tokyo c’era impresso sull’asfalto il divieto di fumare e anche quando abbiamo scelto di fare il bagno totalmente nudi nell’onsen, sapevamo che bisognava coprire i tatuaggi. Per fortuna noi non ne avevamo, ma in caso contrario avremmo rispettato le regole.
5) La cucina giapponese è famosa per il sushi e il sashimi, oltre a queste due pietanze cosa ci consigli di assaggiare?
Non vado matta per il sushi e il sashimi, anche se l’ho assaggiato in Giappone con poco successo. Ma la cucina giapponese offre tantissime altre bontà: io ho perso la testa per gli Yakitori, ovvero degli spiedini di pollo e verdure serviti nelle izakaya. Delizioso anche il Tonkatsu, una cotoletta di maiale che viene servita con una salsa deliziosa. Se poi volete osare, allora provate l’Okonomiyaki: a primo impatto avrete l’impressione di trovarvi di fronte ad una pizza, in realtà sono foglie di cavolo nelle quali i giapponesi ci mettono zenzero, uovo, verdure, cipolla in quantità industriali.
6) Per quanto riguarda i mezzi di trasporto? Cosa ci suggerisci di usare per spostarci all’interno di una città? E per andare da una città all’altra?
Prima di partire per il Giappone è obbligatorio (e conveniente) acquistare il Japan Rail Pass: si tratta di un pass che vi permetterà per tutta la durata del vostro viaggio di muovervi in tutto il Giappone senza spendere un occhio della testa. E’ utile soprattutto per raggiungere altre città, come Nara, Nikko, Kyoto, Hiroshima. All’interno delle singole città muovetevi tranquillamente con la metro e, in alcuni casi, anche con l’autobus: in Giappone i trasporti funzionano troppo bene che vi sembrerà tutto irreale.
7) Raccontaci qualcosa sulle architetture giapponesi, sono molto diverse da quelle occidentali?
Tokyo è una capitale, piena di luci e di grattacieli. L’aspetto che più mi ha colpito è che all’interno di un edificio c’era la possibilità di trovare tantissimi negozi e attrazioni diverse. Per esempio, al primo piano poteva starci una profumeria, al secondo un negozio di abbigliamento, al terzo una palestra e una piscina e via dicendo. Meravigliosi sono tutti i templi buddhisti e le pagode che racchiudono la cultura giapponese fatta di silenzi, di ascolto e di preghiera, in totale armonia con la natura circostante. E poi le ryokan hanno un fascino tutto loro: piccole case in legno dove di giorno una camera fa da soggiorno, mentre di notte diviene camera da letto. Il tutto avvolto in un’essenzialità e in una semplicità dell’arredamento fatto solo di piccoli e pochi oggetti.
Grazie