Nagasaki

2 commenti / di Alessandra Sanna / aggiornato: 11 Novembre 2022

Nagasaki è una delle principali città del Giappone e capitale dell’omonima prefettura. Situata nell’isola di Kyushu, nel sud dell’arcipelago nipponico, Nagasaki è una vivace città portuale dove modernità e tradizione giapponese si incontrano con l’Occidente, fondendosi e dando vita ad un connubio affascinante e coinvolgente.

Triste protagonista della storia del Novecento, dopo essere stata rasa al suolo dalla bomba atomica nel 1945, la città di Nagasaki ha saputo risorgere dalle proprie ceneri, riprendendosi il ruolo di principale snodo economico e commerciale del Giappone.

Dal punto di vista geografico, infatti, rappresenta il punto dell’arcipelago nipponico più vicino al continente asiatico, di conseguenza fin dall’antichità è stata un punto di riferimento per gli scambi commerciali con la terraferma. Anche nei momenti più bui della storia giapponese, Nagasaki è sempre stata una città aperta e accogliente verso l’Occidente, caratteristiche che ha mantenuto e conservato nel tempo.

Storia di Nagasaki

Bomba atomica Fat Man su Nagasaki

La città di Nagasaki fu in origine un piccolo villaggio di pescatori fondato verso il 1500 che, con tutta probabilità, fu anche il primo approdo degli esploratori europei al loro arrivo in Giappone. Nagasaki è stata la città giapponese che ha risentito maggiormente dell’influenza europea.

Grazie agli scambi commerciali con il Portogallo, quelli che un tempo erano stati umili pescatori cominciarono ad arricchirsi e la città di Nagasaki conobbe una prima fase di prosperità e ricchezza.

Contemporaneamente all’apertura di Nagasaki verso il continente europeo, iniziò anche il processo di evangelizzazione ad opera dei missionari gesuiti guidati da Francisco Xavier e durante il periodo Meiji fu il centro del cattolicesimo giapponese.

Nel corso del diciassettesimo secolo in Giappone salirono al potere gli shogun che avviarono una feroce persecuzione nei confronti dei cristiani provocando migliaia di morti e portando all’interruzione di tutti gli scambi commerciali con l’Europa.

Il periodo buio terminò con l’arrivo in Giappone nel 1853 del Commodoro Matthew Perry e con la caduta degli shogun. Nagasaki ritornò ad essere un importante e fiorente snodo commerciale e uno dei più importanti porti della Royal Navy.  Nel ventesimo secolo divenne anche punto di riferimento dell’industria con la nascita di numerose fabbriche di armi e delle acciaierie della Mitsubishi.

La vita della tranquilla città portuale di Nagasaki venne sconvolta il 9 agosto del 1945 quando l’aviazione americana sganciò sulla città ‘Fat man’, la seconda bomba atomica, dopo quella che tre giorni prima aveva distrutto Hiroshima.

In pochi secondi la città fu rasa al suolo e 36 mila persone morirono sul colpo, mentre altre 140 mila sarebbero morte successivamente per effetto delle radiazioni.

La città è stata ricostruita interamente ed oggi appare come una città moderna e ordinata, ma passeggiando lungo le sue strade ancora si può respirare l’atmosfera del Giappone di un tempo e di cui Nagasaki è stata una indiscutibile protagonista.

Cosa vedere a Nagasaki

La città di Nagasaki, non è sempre inserita negli itinerari di viaggio in Giappone. Forse un po’ snobbata per lasciare il posto alla più famosa Hiroshima, ma può diventare una tappa interessante da prendere in considerazione per conoscere anche questa parte del Giappone.

Le attrazioni turistiche della città sono numerosissime e meritano tutte di essere visitate. Ecco, allora, qualche consiglio su cosa vedere a Nagasaki e cosa non bisogna assolutamente perdersi.

Tour guidato di Nagasaki

Tour guidati di Nagasaki
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Isola di Gunkanjima

Isola di Hashima, Nagasaki

L’isola di Gunkanjima è una delle 505 isole disabitate della Prefettura di Nagasaki. Il nome originario è Hashima, ma, è conosciuta con il nome di Gunkanjima, ovvero, ‘isola della nave da guerra’ per la sua forma che ricorda, appunto, una corazzata della marina imperiale giapponese, nello specifico la “Tōsa”.

L’isola di Gunkanjima è disabitata dal 1974, anno in cui fu chiusa la miniera di carbone. Da, allora, l’isola ha subìto un lento processo di declino e ad oggi è uno dei più importanti esempi di archeologia industriale del mondo, tanto da essere stata inserita dall’Unesco tra i 23 siti storici industriali considerati Patrimonio dell’umanità.
Viene chiamata anche “l’isola fantasma”.

Tour guidati dell’isola di Hashima

Dal 2009 è possibile fare delle visite guidate sull’isola, grazie alla costruzione di tre pontili di approdo per le barche.

L’isola dista circa 50 minuti di navigazione da Nagasaki dal cui porto partono quotidianamente i battelli per i tour guidati sull’isola. Le visite durano circa 3 ore, inclusi 45 minuti con una guida giapponese che racconta la storia dell’isola (purtroppo solo in lingua giapponese).

Come raggiungerla

I battelli per Gunkanjima partono da 2 Terminal nel porto di Nagasaki: Il Nagasaki Port Ferry Terminal e il Terminal Tokiwa.

Il primo terminal si raggiunge tramite la linea 1 del tram, scendendo alla fermata di Ohato.

Per raggiungere il Tokiwa Terminal, si prende la linea 1 fino a Tsukimachi e da qui la linea 5 per scendere alla fermata Ourakaikandori.

Isola di Dejima

Isola di Dejima

L’isola di Dejima nasce come un’isola artificiale per poi essere unita alla città nei secoli successivi alla sua fondazione. Fu costruita nel 1636 per isolare i commercianti portoghesi e olandesi dalla popolazione giapponese e controllare la loro attività missionaria.

Pochi anni più tardi, i portoghesi furono espulsi dal Giappone e la Stazione di Commercio Olandese fu trasferita da Hirado a Dejima. Gli olandesi vennero confinati qui durante i 2 secoli d’isolamento e furono gli unici occidentali ammessi nel Paese.

Per molti anni durante il periodo Edo, quest’isola è stata l’unico luogo in cui erano permessi gli scambi commerciali con gli occidentali e conserva ancora numerose testimonianze dell’epoca. Di recente il governo giapponese ha avviato un progetto per riconvertirla nuovamente in isola.

L’isola di Dejima è raggiungibile in 5 minuti con la linea 1 del tram dalla stazione di Nagasaki, scendendo alla fermata di Dejima.

Monumento e Museo dei 26 martiri cristiani

Il Monumento dei 26 martiri cristiani è stato costruito nel 1962 per celebrare il centesimo anniversario della canonizzazione dei 26 martiri uccisi durante la persecuzione dei cristiani iniziata nel sedicesimo secolo.

La città di Nagasaki a partire dal 1500 è stata il centro del cattolicesimo in Giappone, ma, è stata anche teatro di una violenta e sanguinosa persecuzione dei cristiani voluta dallo Shogun Toyotomi Hideyoshi (1537-1598).

Il motivo di questa persecuzione riguardava il comportamento, inaccettabile per Hideyoshi Toyotomi, degli stranieri: lo Shogun era inizialmente favorevole al cristianesimo, fino a quando era giunto al suo orecchio che i cristiani occidentali perseguitavano il Buddhismo, i missionari mangiavano carne di mucca (all’epoca era vietato mangiare carne in Giappone, per seguire i precetti del Buddhismo) e che gli occidentali vendevano i giapponesi come schiavi (la schiavitù fu abolita da Hideyoshi stesso nel 1588).

Della persecuzione si ricorda un episodio particolarmente cruento avvenuto il 5 febbraio del 1597 nel corso del quale 26 cristiani (sei vescovi occidentali e 20 cristiani giapponesi) furono infilzati con delle lance e uccisi nelle strade di Nagasaki. Essi divennero i primi martiri cristiani del Giappone.

Nel 1862 Papa Pio IX li nominò santi e un secolo più tardi, per celebrare l’anniversario della canonizzazione, sul luogo in cui avvenne il martirio, il governo giapponese eresse il Monumento al martirio con annesso Museo; in questo luogo si trova anche la Chiesa Cattolica Ōura, costruita nel 1964.

Il Monumento dei martiri cristiani si raggiunge in 5 minuti di cammino dalla stazione JR di Nagasaki.

Monte Inasa

Monte Inasa
Vista dal Monte Inasa

Il Monte Inasa, con i suoi 333 metri d’altezza, offre sicuramente un punto di vista privilegiato sulla città di Nagasaki, soprattutto di sera. Il panorama serale che si può godere dalla sommità del Monte Inasa, infatti, è stato annoverato tra i tre più bei panorami notturni del Giappone.
Sulla cima del Monte ci sono numerosi ristoranti e un frequentatissimo belvedere.

Come raggiungerlo

La cima del Monte Inasa è raggiungibile tramite funivia. La corsa in funivia dura 5 minuti e il biglietto andata-ritorno costa 1230 yen. C’è una corsa ogni 20 minuti a partire dalle 9 di mattina, fino alle 22,00.

Per raggiungere la stazione della Funivia si può usufruire dei Nagasaki Bus che partono dalla stazione centrale e arrivano a destinazione in 10 minuti.

Parco della Pace

Parco della pace
Statua della Pace nell’omonimo parco

Il Parco della Pace di Nagasaki è sicuramente tra i luoghi più suggestivi ed emozionanti della città. Un parco eretto per ricordare l’orrore della guerra e per non dimenticare quello che avvenne la mattina del 9 agosto 1945, quando sulla città fu sganciata la bomba atomica.

Una stele nera indica l’epicentro dell’esplosione nelle vicinanze dell’Hypocenter Park, il punto esatto in cui la bomba fu fatta cadere. Tutto intorno è stato costruito un monumento circolare su cui sono scritti i nomi delle vittime. Il parco è diviso in cinque zone e ospita numerose statue e monumenti. Vicino al parco c’è il Museo della Bomba Atomica di Nagasaki.

Il parco dista una decina di minuti di viaggio dal centro della città e si può raggiungere con il tram (Linea 1 e 3) dalla stazione centrale di Nagasaki, scendendo alle fermate di “Matsuyamamachi” o “Hamaguchimachi”.

Megane-bashi (Il ponte a occhiali)

Il Megane-bashi, letteralmente ponte (bashi) occhiali (megane), è uno dei più antichi ponti in pietra sul fiume Nakashima, che scorre nel centro di Nagasaki. Questo ponte deve il suo nome ai due archi che lo compongono e che rispecchiandosi nelle acque del fiume sembrano formare proprio degli occhiali.

Costruito nel 1634 dal monaco del tempio Kofukiji, nonostante sia stato più volte danneggiato da piene e allagamenti, questo ponte ha mantenuto il suo aspetto originario e rappresenta una delle principali attrazioni della città. É lungo 22 metri e largo 3 metri e 63 cm.

Il ponte si trova a pochi metri a piedi dalla fermata del tram di Nigiwaibashi (linee 2, 4 o 5).

Oranda-Zaka

Strada degli olandesi

L’Oranda-Zaka, o, strada degli olandesi, è la zona della città dove maggiormente si vede l’influenza europea. Si tratta di una stradina scoscesa lunga circa 300 metri, che dalla zona marittima porta alle colline soprastanti.

Qui si stabilirono gli olandesi sin dal 17esimo secolo, ma quando, due secoli più tardi, arrivarono mercanti da tutta Europa, i giapponesi continuarono a riferirsi agli stranieri con il termine Oranda-jin (olandesi) indipendentemente dalla loro nazionalità. Questa strada è caratterizzata da edifici in stile occidentale ed è estremamente caratteristica.

La fermata più vicina è quella di Shimin-byoin-mae sulla linea 5 del tram.

Glover Garden

Glover Garden
Vista dal Glover Garden

Il Glover Garden è un ampio parco in stile occidentale al cui interno si conservano alcune residenze occidentali risalenti al 19esimo secolo e appartenute a mercanti e uomini d’affari europei.

Il giardino prende il nome dalla residenza di Thomas Blake Glover, un mercante scozzese che si stabilì a Nagasaki per dirigere lo snodo commerciale britannico in Giappone. Oltre alla residenza del mercante scozzese, il giardino conserva anche altre tre residenze: Ringer House, Alt House e Walker House.

Nel sentiero che attraversa il giardino sono incastonate due pietre a forma di cuore e una leggenda narra che chi riesce a trovarle entrambe, troverà l’amore della sua vita. Il giardino si trova su una collina, in una posizione privilegiata per una vista mozzafiato sulla città di Nagasaki.

Il Glover Garden si trova a pochi metri dalle fermate del tram Oura-Tenshudo-shita o Ishibashi.

Nagasaki Shinchi Chinatown

quartiere Chinatown a Nagasaki

È il quartiere cinese della città di Nagasaki, che in giapponese è detto “Shinchi Chukagai” e risale al diciassettesimo secolo, ovvero, durante la fase di isolamento nel Periodo Edo, quando erano consentiti solo gli scambi commerciali con la Cina.

Nel quartiere ci sono all’incirca 40 attività commerciali tra ristoranti e negozi cinesi ed è tra le tre principali ChinaTown del Giappone, insieme a quelle di Yokohama e Kobe. Vi si accede attraverso 5 porte poste lungo le due strade che compongono il quartiere.

È raggiungibile con la linea 1, 2 o 5 del tram, scendendo alla fermata di Tsukimachi.

Chiesa Cattolica Ōura

Chiesa Cattolica Ōura

La Chiesa di Ōura sorge sulle colline vicino al Glover Garden e fu costruita nel 1864 su progetto di due preti francesi. Si tratta dell’edificio cristiano più antico del Giappone e nel 1953 è stata nominata Tesoro Nazionale.

La chiesa è in stile barocco e gotico e all’ingresso ospita una statua della Madonna, donata dal Vaticano.

Per raggiungerla, prendere la linea 5 del tram e scendere alla fermata Ōura-Tenshudo-shita.

Museo della storia e della cultura di Nagasaki

Inaugurato nel 2005, il museo si trova a Tateyama e raccoglie numerosi reperti e testimonianze della storia della città di Nagasaki, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri.

  • Costo d’ingresso: ¥630
  • Orari di apertura: 8:30 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)

Il museo si trova a 5 minuti di cammino a piedi dalla fermata del tram di Sakuramachieki.

Santuario Suwa-jinja

Santuario Suwa-Jinja

Uno dei più importanti santuari scintoisti del Giappone, questo santuario fu distrutto dai cristiani e ricostruito nel 1625 a Matsumori.

In seguito fu collocato nell’attuale posizione, su una collina al di sopra della città.

In autunno, nel santuario si svolge il Kunchi Matsuri, uno dei tre festival autunnali più grandi del Giappone.

Per raggiungere il Suwa-jinja bisogna prendere il tram e scendere alla fermata di Suwa Jinja-Mae che dista solo 4 minuti di cammino a piedi.

Tempio Sōfuku-ji

Tempio Sōfuku-ji, Nagasaki

Si tratta di un tempio buddista in stile cinese fondato nel diciassettesimo secolo dagli immigrati cinesi provenienti dalla provincia Fujian. 

Nel tempio sono presenti due monumenti considerati Tesori Nazionali: la Porta Daiippoumon, costruita nel 1696 con legno proveniente dai boschi della Cina e la Daiyuuhouden, la sala principale del tempio con all’interno la Statua del Buddha.

Il tempio si trova nel pressi della fermata del tram di Shogakuji-shita (linea 1). 

I tour imperdibili

 

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