Sara - quelli con la valigia in Giappone

Sara e il suo viaggio in Giappone

Sara scrive i suoi racconti sul blog Quelli con la Valigia, una grande e attivissima community di appassionati di viaggio dove puoi trovare diverse e utili informazioni su mete di tutto il mondo.
Puoi seguire Quelli con la Valigia anche su Facebook e Instagram.
Oggi Sara ci parla della sua esperienza in Giappone.

1) Il vostro blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la vostra ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?
Non esiste una ricetta quando fai quello che ti piace 🙂 Sul nostro blog si trovano racconti di viaggio personali o provenienti dalla nostra community, super attiva sulla pagina Facebook di Quelli con la Valigia.
Spaziamo in tutto il mondo, vogliamo scoprirlo attraverso le storie di chi ha amato il suo viaggio e ci trasmette attraverso le proprie parole l’entusiasmo, o il disappunto, della sua esperienza come fossimo tra amici. E’ questo che siamo: una community di amici provenienti da ogni parte del mondo con professioni, età e attitudini diversissime che ha scelto di incontrarsi sul nostro blog in nome di una passione comune e fortissima: il viaggio.

Ecco le domande per Sara:
2) Quando ti trovi a partire per un viaggio a lungo raggio come ti comporti? Organizzi ogni cosa o parti gestendo tutto una volta in loco?
La fase dell’organizzazione per me è la più importante nonché la più divertente: si inizia a sognare!
In linea di massima mi informo sulle cose da fare (in relazione ai miei interessi, es. la fotografia) e cerco di stare lontana delle trappole.
Organizzo spostamenti, hotel e itinerario di massima, il resto mi piace scoprirlo in loco, ad esempio ristoranti, negozi, tempo da dedicare alle cose.

3) Il Giappone a detta di molti è una terra meravigliosa, c’è qualcosa di questo luogo che ti ha affascinato in modo particolare?
Meravigliosa è riduttivo…
Kyoto a mio parere vale il viaggio, ti ruba il cuore, mi è venuto il magone ad andar via (consiglio di visitarla dopo Tokyo, altrimenti quest’ultima perde un pochino di fascino).

Sara in Giappone, quelli con la valigia

4) In Giappone il galateo impone atteggiamenti molto diversi dai nostri. Ad esempio quello che in occidente è ormai una consuetudine, come soffiarsi il naso in pubblico, mangiare e bere camminando per strada o mettere in mostra i propri tatuaggi, nella terra del Sol Levante può essere interpretato come un segno di maleducazione. Tu come hai gestito questi divieti? È stato difficile abituarti a non tenere certi comportamenti?
Assolutamente no, sono partita preparata. Ho un tatuaggio ben visibile (su un polso) ma ho notato che verso gli occidentali chiudono un occhio.
L’ordine, la pulizia e il decoro ti fanno dimenticare le nostre “brutte” abitudini… scherzi a parte, su alcune cose sono quasi freddini, ma non è stato difficile abituarmi al rispetto delle loro (civili) regole.
ps. a Singapore i divieti sono maggiori e ben più assurdi!

5) Molti miei lettori hanno paura di non riuscire a farsi capire perché l’opinione diffusa è che l’inglese non sia parlato quasi nulla in Giappone. Durante il tuo viaggio come hai comunicato con i giapponesi? 
Per girare e per le vie abbiamo usato google maps, con una sim giapponese. Per farci capire, ammetto che l’inglese non è minimamente parlato ma ci siamo arrangiati “a gesti”, alcune volte è andata bene, altre… abbiamo riso, ad esempio quando abbiamo mangiato cartilagine convinti che fossero crocchette!
Loro sono gentilissimi e si fanno in 4 per aiutarti, ricordo a Kamakura che un ragazzo ci ha accompagnati per tutto il tragitto dandoci indicazioni con le mani e non aprendo bocca 🙂

6) La cucina giapponese è famosa per il sushi e il sashimi, oltre a queste due pietanze cosa ci consigli di assaggiare?
Carne di Kobe direttamente in loco: un sogno; le ostriche di Hiroshima, gli spiedini Yakitori; in qualche bar loculo di Tokyo, vedere i rigidi impiegati giapponesi (tutti uguali) ubriacarsi di sake è imperdibile!
La “pizza” okonomiyaki a Osaka; una serata al neon a Namba è da fare assolutamente.
Le takoyaki, mitiche polpettine di polipo, da mangiare per un pranzo al volo: buonissime!!!
Il resto si va a naso, io ho provato di tutto per la curiosità di un colore, di una forma… diciamolo pure: a caso!

7) Per quanto riguarda i mezzi di trasporto? Cosa ci suggerisci di usare per spostarci all’interno di una città? E per andare da una città all’altra?
Mezzi pubblici: efficienti, puliti e per tutte le tasche.
Per il resto gli Shinkansen (treni-proiettile)… il nome dice tutto!
Noi abbiamo utilizzato il Japan Rail Pass, costoso ma utilissimo, ci ha permesso di prenotare i posti, di poter usufruire di treni veloci anche per le gite in giornata (es. Nara – Kobe ecc) e di utilizzare la gran parte di mezzi pubblici all’interno di Tokyo.

8) Raccontaci qualcosa sulle architetture giapponesi, sono molto diverse da quelle occidentali?
Templi assolutamente sì, giardini zen pure.
A Tokyo si fonde un mix di storico moderno, con grattacieli stranissimi e colorati, sembra di essere all’interno di un videogioco! Kyoto è un mondo a parte, la zona di Gion è una bomboniera: locande, sale da té, riti, geisha…

Grazie

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1 commento su “Sara e il suo viaggio in Giappone”

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